Amalgama al bando dal 2030? Troppo tardi!
L’Europa è d’accordo su tutta la linea: l’amalgama è tossica e, per questo, l’impiego e la sua produzione saranno messi al bando a partire dal 2030. (Regolamento Ue 2017/852).
Non è un caso, d’altronde, che il Council of European Dentists sostiene, ormai da anni e a gran voce, che il mercurio contenuto nell’amalgama, altro non sia che “una sostanza molto tossica, che rappresenta una minaccia grave e globale per la salute umana…”
Perchè allora non è stata rimossa dal mercato odontoiatrico ed il suo impiego vietato all’istante?
Amalgama? No grazie!
Prima di arrivare alla vera assurdità della vicenda, però, facciamo un passo indietro, per chi con l’argomento ha poca dimestichezza…
Le ormai vecchie e obsolete otturazioni dentali “grigie” che noi tutti abbiamo avuto modo di vedere almeno una volta nella vita, contengono un metallo pesante meglio conosciuto come mercurio. Come sappiamo, il mercurio è un elemento assai inquinante tanto che oltre diecimila pubblicazioni scientifiche ne descrivono da anni gli effetti tossici.
L’intossicazione da mercurio può infatti provocare gravi danni al sistema nervoso centrale e periferico, al cervello, al cuore, ai reni e al sistema immunitario.
Ecco perché dal 1° luglio 2018 è ormai severamente vietato fare otturazioni in amalgama ai giovani in età “pediatrica”, ovvero ai ragazzi/e al di sotto dei 15 anni di età.
Ma c’è un’altra novità, rispetto alla legge “Sirchia” sull’amalgama del lontano 2001 che decretava la tossicità del mercurio e le sue caratteristiche di corrosività, raccomandando a tutti gli operatori di evitarne la posa e la rimozione in pazienti con allergie e in stato interessante.
Infatti, oltre che sulle donne incinte, è vietato mettere in bocca il mercurio alle donne che allattano un figlio!
Ma a lasciare veramente perplessi è altro…
Nel gennaio del 2019 l’Europa ha infatti decretato che: “i dentisti che utilizzano amalgama, o rimuovono otturazioni d’amalgama, devono garantire che il proprio studio sia dotato di apparecchi per la “separazione dell’amalgama”, per trattenere e raccogliere le particelle di amalgama. Ed è vietato l’uso del mercurio in forma libera da parte dei professionisti”.
Provvedimento sacrosanto, direte voi. Certo. Ma perché tanta accortezza per l’ambiente e così poca per l’essere umano?
Ed ancora, in tema di smaltimento: “i dentisti dovranno garantire che i loro rifiuti di amalgama dentale, nonché i denti estratti, o una loro parte, “contaminati con l’amalgama”, saranno gestiti e raccolti da una struttura o da una impresa autorizzata per la gestione dei rifiuti tossici-nocivi.
A questo punto, il regolamento europeo sfiora l’inconcepibile, se non addirittura il ridicolo!
Infatti, come è possibile considerare “limitatamente biocompatibile” un materiale se messo in bocca ad “alcune categorie di persone protette” quando lo stesso materiale che è avanzato, viene valutato come rifiuto “tossico-nocivo”, tanto da dover essere smaltito solo da ditte “autorizzate”.
Tra le altre cose, il Regolamento Ue richiede la formazione di dentisti “anti-amalgama” e l’impiego di materiali alternativi per la risoluzione dei casi.
L’amalgama si può e (si deve!) rimuovere in modo sicuro
In tutto questo polverone l’unica certezza è che l’amalgama è un pericolo per la vostra salute. Per questo motivo, la rimozione e sostituzione di questo materiale cancerogeno dev’essere eseguita con una metodica meticolosa ed estremamente accurata.
Per questo motivo la SMILEDOC ha elaborato i più importanti protocolli di “rimozione protetta” a livello internazionale, semplificandoli in una procedura collaudata ed accessibile a tutti.
Permettendo quindi a chiunque di poter definitivamente rimuovere l’otturazione in amalgama e sostituirla con una ricostruzione estetica in materiale composito biocompatibile.