OSAS, le apnee notturne
Le apnee notturne puoi curarle dal dentista?
La Sindrome delle Apnee Ostruttive del Sonno (conosciuta come OSAS, acronimo dell’inglese Obstructive Sleep Apnea Syndrome) è un disturbo respiratorio del sonno caratterizzato da episodi di completa o parziale ostruzione delle vie aeree superiori con riduzione dei valori della concentrazione d’ossigeno e aumento di concentrazione dell’anidride carbonica nel sangue.
Le apnee determinano uno sforzo respiratorio con variazioni della frequenza cardiaca, frammentazione del sonno e aumento dei valori della pressione arteriosa, sia sistemica che polmonare.
I disturbi del sonno provocati dalle apnee notturne sono molto rilevanti anche se raramente riconosciuti da chi ne soffre e affliggono un’altissima percentuale di persone sia in età adulta che bambini.
Soffri anche tu di questo disturbo?
Che disturbi portano?
Le apnee notturne disturbano il sonno (sia il proprio che quello del compagno di letto) in modo considerevole. I sintomi più frequenti sono il russamento abituale, il sonno agitato, la necessità di alzarsi di notte per urinare (nicturia), il senso di bocca secca (xerostomia) e una sudorazione notturna eccessiva. Nei pazienti più gravi i risvegli notturni (arousal molto spesso non consapevoli) possono essere molto evidenti con sensazione di mancanza d’aria (gasping).
Anche la nostra vita sessuale è colpita dai disturbi respiratori del sonno perché questi sono responsabili di riduzione della libido.
I risvegli notturni (arousal), anche quando non sono molto evidenti, impediscono il sonno ristoratore: ci si sveglia stanchi e più irritabili. Spesso sono presenti cefalee al risveglio che, almeno nelle prime fasi, recedono spontaneamente dopo poche ore.
Quando questi disturbi sono presenti da molto tempo, si soffre spesso di un’anomala sonnolenza diurna a cui si possono aggiungere deficit cognitivi (disturbi di memoria, concentrazione, attenzione) e, soprattutto nei bambini, iperattività. Bisogna, infine, tenere presente che nei bambini questi disturbi si manifestano molto prima che nell’adulto e tra i segni precoci ci sono anche il calo del rendimento scolastico, la ricomparsa dell’enuresi notturna (la pipì a letto) e il bullismo (specie negli adolescenti).
Cosa fare, allora, per risolvere questa fastidiosa sindrome? Il tuo dentista, se specializzato in Odontoiatria del sonno, può fornirti un valido aiuto.
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Cosa può fare il dentista specializzato in
Odontoiatria del sonno
Il medico odontoiatra adeguatamente formato – specializzato, cioè, in Odontoiatria del sonno – può indagare, attraverso una visita e un’anamnesi specifiche, in che misura il sonno è disturbato dalle apnee notturne.
L’odontoiatra esperto in medicina del sonno può contribuire a effettuare una diagnosi di OSAS: le persone che soffrono di apnee notturne possono presentare una mandibola piccola, un ingrossamento dei tessuti molli dell’ipofaringe, del palato molle e dell’ugola, mentre nei bambini le tonsille ingrossate come la presenza di una respirazione orale e la presenza di “occhiaie” sono tutti segni che mettono in allarme il Dentista del Sonno. Il dentista, inoltre, può somministrare dei questionari standardizzati per valutare la qualità del riposo notturno (PSQI) e l’eccessiva sonnolenza diurna (ESS).
Successivamente, può prescrivere uno studio del sonno, al fine di raggiungere una corretta diagnosi. Gli strumenti di indagine più indicati sono il monitoraggio cardio-respirartorio, la polisonnografia (coadiuvata da elettroencefalogramma) a domicilio e l’ossimetria notturna, tramite apposito strumento.
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Quali soluzioni offre l’Odontoiatria del sonno
Presso la Smiledoc abbiamo approfondito la Sindrome delle Apnee Ostruttive del Sonno d abbiamo sviluppato percorsi di cura dedicati attraverso l’applicazione di specifici apparecchi ortodontoci notturni che favoriscono il passaggio dell’aria, riducendo il russamento e la frequenza delle apnee.
E’ una metodica che, nelle mani di professionisti competenti, è stata riconosciuta come molto efficace come dimostrato da un elevato numero di ricerche mediche e strumentali.
Questi dispositivi mantengono la pervietà (l’accesso libero) delle vie aeree superiori, spostando in avanti e/o mantenendo chiusa la mandibola. In questo modo il tono dei muscoli del pavimento della bocca aumenta, si ha un avanzamento della lingua, un aumento della tensione delle pareti faringee e impedendo alla mandibola di post-ruotare, si evita l’occlusione parziale o totale del flusso respiratorio facilitando la respirazione.
Dopo un’attenta analisi e se il caso è clinicamente idoeneo può essere avviato a questo tipo di terapia che non comporta l’utilizzo di farmaci, approcci lunghi, apparecchiature rumorose notturne o dispositivi ingombranti, ma semplicemente un apparecchio da inserire in bocca, un pò come quello che di solito indossano i bambini.
Cosa fare, allora, per risolvere questa fastidiosa sindrome? Il tuo dentista, se specializzato in Odontoiatria del sonno, può fornirti un valido aiuto.